Di me | About me
E’ utile che scriva qualcosa di me. Questa mattina guardavo l’alba, passeggiando con il mio cane; sono scivolato quasi piangendo in quella meraviglia sempre nuova e mi sono trovato a chiedermi come potessi corrispondere a tanta Bellezza, cosa esistesse di più importante e sublime.
E soprattutto: cosa racconto alla mia Anima, che ho trascurato la Bellezza… per paura? Paura di lasciare attività remunerative per dedicarmi alla sua ricerca, paura di affidarmi ad una trama sottile di eventi solo perché non la vedo? Paura di riconoscere ciò che veramente è importante? E quale sarà il mio bagaglio? L’opacità del vivere in consuete abitudini, lo sterile scorrere di un quotidiano scelto solo per inerzia? Sì, non sono un buon esempio di uomo coraggioso, ma arriva per tutti il momento in cui non possiamo procrastinare una scelta, una presa di posizione. Uno di quei momenti, per me, è ora. Ho cercato da sempre la Bellezza, ma solo da quattro anni ho cominciato a dipingere, percorrendo, con uguale adesione, entrambe le parallele vie dell’astratto e del figurativo. Adesso non posso più stare a lungo lontano dalla tela.
Rincorro senza pretesa questa Bellezza e come diceva Sergio Bartoli, quel che importa è la “tensione”; perché tendere ad essa forma la mia via e “non è tanto il risultato quello che conta, ma lo sforzo persistentemente profuso nel tentativo di raggiungerlo”. Però ho anche capito che non posso esprimere qualcosa che non abbia prima acquisito in coscienza. Allora non mi resta che creare Bellezza dentro di me: diventare umile specchio per rifletterla come lei vuole.
Gianfranco Caldarelli
It is time I write something about myself… This morning, at dawn, while walking out my dog, I slided almost crying in front of such marvel, always anew, and I found myself asking how could I answer back to such Beauty, what would exist more important and sublime?
And more than anything: what can I tell my Soul? having neglected Beauty … because of fear? Fear to leave remunerative activities to dedicate myself in search for Beauty, fear to trust a subtle plan of events only because I cannot clearly see it? Fear to recognize that which is really important? And what will be my “luggage”? The opacity to live in consolidated habits, the sterile running of a daily life, chosen only by inertia? Yes, I am not a good example of courageous man, but for everyone comes the time when it is not possible to procrastinate a choice anymore, to take a stand. One of these moments for me is now. I have always been searching for Beauty, but only since 4 years ago I have started to paint, adhering to both ways: abstract and figurative. Now I cannot be away from painting, for a long time.
I run after this Beauty without pretension and, as Sergio Bartoli used to say, – what is important is the “tension”; and tension toward Beauty is moulding my life and “it is not the result which is important, but the persistent strive profused in the attempt to reach it”. Furthermore I have understood that I cannot express something if I have not achieved it in consciousness. Therefore I cannot but create Beauty within myself: becoming a humble mirror to reflect it as it wishes.
Gianfranco Caldarelli