La funzione dell’artista | The function of the artist
Estratti da un lavoro del Gruppo di ricerca di Enzio Savoini
… l’artista, in quanto uomo ha, al pari degli altri uomini, il compito di farsi intermediario tra il Cielo e la Terra, cioè di portare in Terra ciò che è del Cielo e in Cielo ciò che è della terra. L’uomo lo può fare, e lo deve fare, in quanto può essere consapevolmente partecipe dei due mondi. Per questo lo possiamo paragonare all’orizzonte, a quella linea immaginaria in cui Cielo e Terra s’incontrano e si toccano, e dove, quindi, è possibile la trasformazione e la trasmutazione. L’artista … sa del potere che ha di intervenire sullo Spazio, e quindi di qualificarlo e trasformarlo. Con la testimonianza della sua opera, porta all’umanità un messaggio di fiducia nel potere creativo dell’uomo. L’artista è un creatore, è colui che infonde vita all’oggetto. Vi immette quel quid che lo trasforma in opera d’arte, ovvero in qualcosa su cui il tempo non ha ragione. Soltanto quando l’oggetto splende di Bellezza può portare in Terra una sua scintilla di Fuoco, una particola di Vita e quindi può esaltare l’Ordine e l’Armonia. … La Bellezza nell’opera d’arte non è solo fondamentale, ma necessaria. Se è vero che la Bellezza è il ponte che unisce il Cielo alla Terra – lo Spirito alla Sostanza – vuol dire che il brutto separa, allontana la Terra dal Cielo, allontana l’uomo dallo Spirito. Se la Bellezza è il segno dell’unione, il brutto è il segno della disunione, della separazione, della separatività; e sappiamo bene che il “peccato” dell’uomo è l’eresia della separatività. … La ricerca di infondere il Bello nell’opera d’arte è lo yoga dell’artista. … La Bellezza è assimilabile alla Via di Mezzo; anzi esse si identificano. Questo significa che soltanto colui che conosce la Via di Mezzo, colui che la sta percorrendo ed ha, quindi, iniziato a fondere assieme le coppie degli opposti che, d’altronde sono necessarie per la manifestazione, può comprendere la Bellezza e quindi creare oggetti che la esprimano. Un uomo può comprendere il Bello soltanto se, almeno in qualche misura, ha realizzato la libertà interiore. Soltanto l’uomo libero è veramente creativo. Questo perché si esprime senza impedimenti, in bellezza e senza sforzo. Artista è colui che realizza questa libertà nell’arte, educando così alla Via di Mezzo – la Via del Cielo. … Per poter udire la Bellezza, il Fuoco del Cielo, bisogna purificare la personalità facendo tacere i suoni minori: i suoni mentali, emotivi e fisici. Il contatto con il Fuoco del Cielo è l’atto di imprigionare nell’opera d’arte quella parte di Fuoco – la scintilla – che è stata percepita e purifica ulteriormente l’artista sottoponendolo ad un processo iniziatico. Lo sforzo di leggere il Cielo e poi di scrivere è un modo di costruire l’Antahkarana, il Ponte di Bellezza. … è da aggiungere che più l’artista è impersonale, più opera per il Bene Comune e non per affermare la sua propria persona, maggiore è la percentuale di Fuoco percepita. Più l’artista è impersonale più, a parità delle altre condizioni, l’opera sua è spiritualmente potente: i personalismi intralciano la trasmissione della corrente spirituale. La ricerca del successo è un ostacolo: impedisce la comunicazione con l’Infinito, il dialogo con la Madre del Mondo. … Il vero artista vive il suo lavoro come un costante dono verso l’umanità. … Già l’atto di orientare il cuore verso la Bellezza per poterne imprigionare una parte in una forma trasmuta la coscienza e purifica lo Spazio: un’azione così semplice rientra nel Grande Servizio. … L’opera d’arte è una finestra sull’Infinito, è, quindi, fonte di rivelazione. Ogni vera opera d’arte, essendo figlia della necessità interiore dell’uomo, scandisce il ritmo dell’evoluzione della coscienza umana aprendo nuovi orizzonti e portando in manifestazione le qualità energetiche che l’ora richiede. L’opera d’arte è il sorriso del Cosmo che si riflette nell’uomo. Risveglia l’amore e allontana tutto ciò che è oscuro. È, quindi, terapeutica. Sparge benevolenza, invita alla Fratellanza, costruisce la Comunità mondiale. L’opera d’arte è la Luce della Bellezza irradiata. È fonte di gioia. L’opera d’arte è un ponte sull’Eternità. In essa il tempo è come sospeso: è l’espressione dell’Attimo che l’Essere introduce furtivo, come ladro nella notte, nel quotidiano. È, quindi, portatrice di pace e armonia: distrugge il caos e ristabilisce l’Ordine. …
Riccardo Bellotti
Excerpts from the work of the Research Group of Enzio Savoini
… as human being the artist has the same task as all other men, to act as intermediary between Heaven and Earth, i.e. to bring to Earth what is in Heaven and to Heaven what is on Earth. Men can do this and must do this since they are able to participate consciously in both worlds. Therefore, we can compare them with the horizon, with that imaginary line where Heaven and Earth meet and touch each other and where thus transformation and transmutation may take place. The artist … knows about the power of intervening in the Space, i.e. qualifying and transforming it. Through the evidence of his work he provides humanity with a message of trust in the creative power of mankind. The artist is a creator, the one who inspires life to the object. He infuses that quid that transforms it into an art work or into something on which time does not have any impact. Only if the object is shining in Beauty he succeeds in bringing to Earth its spark of Fire, a particle of Life able to extol Order and Harmony. … The Beauty of the art work is not only fundamental but necessary. If it is true that Beauty is a bridge uniting Heaven and Earth – Spirit and Substance – this means that the ugly separates, moves the Earth away from Heaven and men from Spirit. If Beauty is the sign of union the ugly is the sign of disunity, of separation, of separativity; and we know well that men’s “sin” is the heresy of separativity. … The research of instilling the Beautiful in the art work is the yoga of the artist. … Beauty can be assimilated to the Middle Way; in fact, they identify themselves. This means that only the one who knows the Middle Way, is travelling on it and has thus started to merge the two opposites, which are necessary for the manifestation, is able to understand the Beauty and, as a consequence, creates objects that are embodying it. Man can understand the Beautiful only if he himself has achieved the inner freedom, at least to a certain extent. Only free men are really creative since they express themselves without hindrances, in Beauty and without effort. Artist is the one who realizes such freedom in art, educating thus to the Middle Way – the Path of Heaven. … For hearing the Beauty, the Fire of Heaven, it is necessary to purify the personality by letting become the minor sounds silent: the mental, emotional and physical sounds. The contact with the Fire of Heaven and the act of seizing that part of Fire in the art work – the spark – that was perceived purifies the artist further, putting him through an initiating process. The effort of reading Heaven for then writing is a way of building the Antahkarana, the Bridge of Beauty. … it has to be added that the more the artist is impersonal, the more he is acting for the Common Good and not for affirming his own person, the higher is the percentage of Fire he perceives. The more the artist is impersonal, the other conditions being equal, the more his work is spiritually powerful: the personal issues hinder the transmission of the spiritual current. The research of success is an obstacle: it hinders the communication with the Infinite, the dialogue with the Mother of the World. … The true artist lives his work as a constant gift towards humanity. … Already the act of orienting the heart towards Beauty for seizing part of it in a form transmutes the consciousness and purifies the Space: a so simple action is part of the Great Service. … The art work is a window towards Infinity and as such a source of revelation. Each real art work resulting from the artist’s inner necessity marks the rhythm of the evolution of human consciousness opening up new horizons and manifesting the energetic qualities required in that moment. The art work is the smile of the cosmos reflected in men. It wakes up love and moves away all what is dark. Thus it is therapeutic. It spreads benevolence, invites to Brotherhood and builds the Community of the World. The art work is the Light of irradiated Beauty. As such it is a source of joy. The art work is a bridge to Eternity. Inside its time is as if it were suspended: it is the expression of the Moment that the Being is introducing in a furtive way in daily life, like a thief in the night. Thus it is a herald of peace and harmony: it destructs chaos and re-establishes Order. …
Riccardo Bellotti