Dall’amicizia alla Fratellanza | From Friendship to Brotherhood
Sono trascorsi trenta anni dal primo incontro con Gianfranco, trenta anni di incontri ravvicinati fra tanti lavori fatti insieme e vera amicizia. Un rapporto non sempre armonico e semplice per due segni di fuoco: sempre, comunque, stimolante e creativo, per tenere vivo un ponte che ci unisce nella Fratellanza. In questo lungo arco di tempo ho avuto modo di vivere e condividere da amico i suoi conflitti, le sue lotte e le sue sintesi che hanno profondamente modificato la sua e la mia coscienza. Sconfitte e vittorie vissute in parte in un silenzio interiore e in parte con grida esplosive.
Con il tempo la sua ricerca diventa sempre più interiore e il lavoro si impregna di nuove energie per dare un senso rinnovato alla sua vita. Si accende una nuova luce nel suo cuore che illumina in modo nuovo la bellezza. All’aria il suo lavoro di sempre di grafico apprezzato, impugna i pennelli, per conquistare l’invisibile e dimostrare prima a se stesso e poi condividere con gli altri i risultati della sua ricerca. Le relazioni fra le forze dell’Eros e quelle del Logos richiedono, anche per Gianfranco, una sintesi temporanea che sente il dovere e il bisogno di incarnare. Fa così appello a tutte le sue potenzialità e scopre, nell’azione delle linee e dei colori, che la sua forza maggiore sta nella capacità di cogliere immagini che vivono nell’invisibile e che la sua preparazione e la sua tecnica sono in grado di renderle visibili.
Non segue progetti creativi, non si serve della cultura, non accetta compromessi, ma quando il suo cuore genera un’immagine, la sa cogliere con forza e determinazione e con la spinta delle sue forti emozioni la realizza con l’olio sulla tela. All’inizio prevale ancora l’influenza della mente concreta. Prendono forma dai suoi pennelli immagini umane…. leggere, spesso alate.
Un lavoro carico di pazienza, attenzione, persistenza, e tanto, tanto tempo per “pettinare i capelli“ delle sue figure con i colori… a olio. Momenti di meditazione creativa. Se poi, si lascia “andare”, nascono sintesi armoniche di colori che si nutrono di luce e la cercano. Sono i lavori più maturi che si avvicinano alla Bellezza, qui il suo sforzo è al massimo della tensione e si percepisce il suo contatto con l’invisibile, con l’infinito, con lo Spazio che vive. Forse in queste esperienze creative la sua anima sta aprendo una finestra verso lo spirito. Si percepisce, dagli ultimi lavori, un’esperienza vissuta fuori dal tempo in uno spazio dalle dimensioni dilatate, lo affermano anche le dimensioni di molte sue tele, per testimoniare, con forme eteree e non definite, momenti di un contatto vero con la Fonte. Perde la materia per entrare nell’energia sottile di una realtà invisibile piena di luce e di bellezza. Gianfranco impugna il pennello come una spada di fuoco, carica dell’energia della Volontà, per vestire con la luce la Bellezza. L’amicizia mentre si trasforma in Fratellanza può cogliere a volte anche potenzialità non ancora del tutto manifestate.
Raniero Antonaroli
Thirty years have gone by since I first met Gianfranco thirty years of frequent meetings, with a great deal of work done together and a real friendship. A relationship that was not always harmonious or easy, since we are both fire signs, but always stimulating and creative, in order to sustain a bridge that joins us in the Brotherhood. During this long period, I had the chance to feel and share, as a friend, his conflicts, his struggles and his syntheses, which have deeply changed both his consciousness and mine. Defeats and victories that were experienced partly in an inner silence and partly with explosive cries. With time, his research became increasingly inward, and his work became imbued with new energy, giving a renewed meaning to his life.
A new light appeared in his heart, lighting up beauty in a new way. Leaving off his long-established, successful work as a graphic designer, he began to paint, in order to conquer the invisible, demonstrate to himself the results of his research, and then share these results with other people. The relations between the forces of Eros and those of Logos required, also for Gianfranco, a temporary synthesis that felt the duty and the need to be embodied. So he resorted to all his potential, and discovered, in the action of lines and colours, that his greatest strength consisted in his ability to catch images living in the invisible, and that his training and technique were able to make them become visible. He did not follow creative projects; he did not use culture; nor did he accept any compromises; but when his heart generated an image, he was able to seize it, strongly and resolutely, and actualise it by means of oil paints on canvas.
At first, the influence of the concrete mind was still predominant. His brushes gave shape to human images… lightweight, often winged figures. It was a work that required patience, care, persistence and a long, long time for “combing” his figures with colours… oil colours. Moments of creative meditation. If sometimes he “let himself go”, harmonious syntheses of colours appeared, nourished by light and seeking it. His most mature works are the ones that approach Beauty; here his effort is at the peak of its tension, and we can feel his contact with the invisible, the infinite, the living Space. Through these creative experiences, perhaps, his soul is opening a window towards the spirit. We can perceive, in his latest works, an experience he has had out of time, in an expanded space – this is confirmed also by the size of many of his canvases – in order to bear witness, through ethereal, undefined forms, to moments of a true contact with the Source.
He loses matter and enters the subtle energy of an invisible reality that is full of light and beauty. Gianfranco wields his brush like a sword of fire, charged with the energy of Will, in order to clothe Beauty with light. Sometimes friendship, while it is turning into Brotherhood, can also sense a potential that has not emerged completely yet.
Raniero Antonaroli