Testimonianza “4 chakra pensando a Gio'”
Riporto una testimonianza di Rossella
Era la notte tra il martedì e il mercoledì dopo Pasqua; mi sono svegliata a notte fonda per un dolore all’altezza del cuore, centrale nel petto. Era un dolore bruciante e sconosciuto, un tipo di dolore che non avevo mai provato prima. La sera avevo mangiato molto poco, dunque non poteva essere la digestione, era anche in un punto più alto rispetto allo stomaco. Avevo anche dolore al braccio, ma per fortuna a quello destro, conseguenza di un vecchio incidente. Potevo escludere che si trattasse dei prodromi di un infarto? La sensazione era molto intensa e mi sono chiesta se non dovessi andare al pronto soccorso.
Ho pensato che in casa non c’era il telefono e che nessuno dei miei famigliari avrebbe potuto raggiungermi facilmente (il più vicino si trovava a 600 km). Per fortuna il giorno dopo avevo appuntamento con un’amica che aveva le mie chiavi: se mi fosse successo qualcosa nella notte, non vedendomi arrivare, l’amica sarebbe venuta a cercarmi. Sul comodino ho messo un biglietto con i numeri di telefono dei miei fratelli, qualcuno da avvisare nel caso avessi avuto problemi più grandi.
Da una parte ero in ansia, provavo un dolore intenso mai provato prima, ma dall’altra c’era una sorta di tranquillità, di fatalità, come se fossi pronta a tutto. Sono stata sveglia per due o tre ore durante le quali i pensieri sono corsi agli scenari più diversi, poi mi sono riaddormentata e il giorno dopo ho raccontato tutto all’amica, ancora un po’ scossa dall’esperienza.
Nel cuore della notte seguente, tra il mercoledì e il giovedì, mi sono di nuovo svegliata. Il dolore era solo un ricordo, ma c’era un senso di agitazione, o meglio di tensione, di sospensione. Per due o tre ore non sono riuscita a dormire. Questa volta ho letto finché il sonno non mi ha raggiunta. Appena sveglia, il mattino seguente, come di solito ho fatto la meditazione, ma questa volta restando seduta sul letto. Al termine della meditazione, aprendo gli occhi, ho visto davanti a me il quadro. Ma certo! L’avevo appeso nel pomeriggio del martedì. Da quando mi era stato regalato, avevo cercato con la mente il posto adatto per lui e c’era voluta qualche settimana prima di trovare la parete davanti al mio letto. Mi sembrava il posto perfetto. Sapevo che Gianfranco l’aveva dipinto pensando all’apertura del chakra del cuore e, guardando il quadro dopo la meditazione, mi sono resa conto della forte energia psichica che emanava da quei colori e da quella forma.
Mi sono chiesta se quell’effetto sconosciuto nel punto centrale del petto (che adesso ero in grado di riconoscere come il punto del chakra del cuore) fosse stato originato dalla vibrazione del quadro e se mi fosse giunto proprio di notte per via dello stato particolare in cui ci troviamo durante il sonno. Dapprima ho pensato di fare un esperimento “scientifico” e di vedere per una terza notte che effetto mi avrebbe fatto, ma poi ho sentito che il quadro era troppo intenso per lasciarlo a guardia dei miei sogni. Quel giorno stesso l’ho spostato in salotto, la stanza in cui trascorro il tempo di veglia quando sono in casa. C’è una parete dedicata a lui e quando mi siedo al tavolo dalla parte opposta della stanza, proprio davanti al quadro, percepisco tutta la forza che ne emana.
Questa è una buona soluzione per me: quando voglio sottopormi al suo influsso lo faccio coscientemente, altrimenti mi siedo sul divano un po’ discosta, oppure lavoro al tavolo ma non esattamente di fronte al quadro. Lo immagino come il Sole: se voglio espormi al sole devo mettere la crema protettiva, così al sole interiore di quel quadro mi devo esporre con consapevolezza. Aspetto con curiosità di ospitare amici in casa per sentire anche le loro impressioni. E ringrazio chi me l’ha donato, un regalo più prezioso di quanto potessi mai supporre!
Rossella B